Ingredienti: 1Kg di farina, 150g di olio, un bicchiere e mezzo di vino bianco, acqua q.b.

Le regine dei dolci natalizi: le cartellate!
Anche in questo caso, come vi dicevo la volta scorsa, ognuno ha la propria ricetta e soprattutto i propri aneddoti di quando da piccolo aiutava a casa nel fare questa delizia natalizia. Io ad esempio ero l’addetta a girare la manovella della macchina per stendere la massa e, siccome insieme alle cartellate facevamo sempre anche i taralli, l’altro mio compito era di fermare con la chiave di una porta l’incrocio che caratterizza la classica forma di questa pietanza. Momenti unici e belli che mi riportano alla mente il calore, la gioia nel sentirmi utile anche se piccola e poi la bellezza di avere accanto lei, la mia mamma; allora era “normale” che lei fosse lì, ora mi rendo conto che è meglio non dare niente per scontato e . . . una raccomandazione, se non avete ancora detto a chi amate, ti voglio bene, fatelo, subito, senza esitare!
Bene, ora cercate il vostro aiutante e cominciate col mettere su di una spianatoia la farina, al centro mettete l’olio e il bicchiere di vino, poco alla volta e impastate, man mano che la parte liquida si sarà assorbita, aggiungete l’altro metà bicchiere. Se l’impasto per diventare elastico e di media morbidezza, lo richiede, aggiungete l’acqua. La massa non deve essere eccessivamente morbida, altrimenti sarà difficile che la forma della cartellata regga.
Appena l’impasto sarà pronto, fatelo riposare avvolto in un canovaccio per una mezz’ora. Passato il tempo necessario, prendete un pezzo alla volta che poi dividerete in tanti pezzettini di media grandezza. Lavorate i tocchetti appena tagliati con la “nonna papera”; Prima con i rulli larghi per rendere la massa uniforme e liscia e poi con i rulli stretti per assottigliarla. Io, per quest’ultimo passaggio, uso mettere il fermo al penultimo foro, passando la striscia due volte. Ponete le strisce su di un piano e con una rotellina dentellata create delle strisce più piccole, se troppo lunghe tagliatele a metà. Prendete queste ultime e pizzicatele contemporaneamente da un lato e dall’altro verso l’interno, così da creare i fori e continuate così fino alla fine della striscia. Ora, portando verso l’interno il primo foro, attaccate, pizzicando nuovamente, il primo foro col secondo e continuando ad arrotolare, continuate così fino a che si sarà formata la rosa o cartellata. Procedete fino all’esaurimento di tutta la massa. Aspettate il giorno seguente per friggerle, si saranno asciugate meglio e consumerete meno olio perché si cuoceranno velocemente. Quindi prendete una capiente padella, riempitela di olio per permettere una frittura ad immersione e, appena pronto l’olio, cominciate a cuocere le cartellate. Quando ormai saranno fredde, riempite un tegame di vin cotto, aspettate che cominci a vedersi una leggera schiuma e, poco alla volta, cominciate a mettervi le cartellate. Mettetele prima a testa in giù, dopo qualche secondo, giratele e aspettate che la maggior parte dei fori si riempia di cotto. Quando il vin cotto si sarà esaurito aggiungete un po’ d’acqua e altro vino. Poi senza far svuotare i buchini, posizionatele in un recipiente all’insù. La bellezza di questo dolce è che quando lo si gusta, i fori devono essere pieni, così da mangiare la parte croccante con questo vero e proprio nettare. Una volta finito anche questo passaggio, le vostre cartellate saranno pronte per la consueta “divisione dei beni”.
Mettetevi subito all’opera, cugini, zie e zii, fratelli e sorelle e soprattutto vostra suocera, sono li che aspettano le vostre cartellate e se alla fine si leccheranno anche le dita (come da tradizione) è come se sulle vostre ci fosse scritto: approvato!
Buon lavoro e buone feste!