1 RED AND BLUE / Gerrit Rietveld / 1917

La sedia red and blue, colpisce per il suo aspetto unico e diverso da qualunque contesto. A guardarla sembra quasi sospesa nello spazio, non sembra neanche una sedia. 15 pezzi di legno semplicemente appoggiati fra loro, non incollati o uniti con ferramenta. Linee e piani sono organizzati in una composizione verticale-orizzontale, collegandosi l’un l’altro senza alcun incastro. L’artista olandese, nel realizzare quest’opera, intendeva “collegare fra loro le singole parti senza mutilarle, in modo da evitare che una domini sull’altra coprendola o mettendola in situazione di dipendenza; è il tutto, libero e chiaro, che deve prendere il suo posto nello spazio e la forma deve trionfare sul materiale”.

Deve il nome ai colori dominanti, rosso e blu, che insieme al nero conferiscono un forte impatto estetico alla seduta.

2 PANTON CHAIR / Verner Panton / 1960

La Panton Chair è un grande classico nella storia dei mobili di design ed un’autentica icona del XX secolo. Sviluppata per la produzione in serie in collaborazione con Vitra è stata la prima sedia ad essere realizzata interamente con un unico foglio di plastica. Dal suo lancio sul mercato nel 1967 ha attraversato diverse fasi produttive. Soltanto a partire dal 1999 è stato possibile produrre la sedia seguendo il suo progetto originale – in plastica durevole e tinta in massa con una brillante finitura opaca. La comodità di questa sedia è il risultato della combinazione tra la struttura a sbalzo dal design antropomorfo e un materiale leggermente flessibile. Può essere usata da sola o in gruppo ed è adatta per interni ed esterni. La Panton Chair ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali di design ed è presente nelle collezioni di molti musei importanti.

3 THONET 14 / Michael Thonet / 1859

La Thonet è la sedia delle sedie esposta nei maggiori musei di Design del mondo come il MOMA di New York o il Vitra Museum in Germania. La sua essenzialità e la sua iconicità l’hanno resa la seduta preferita da Brahms, Lenin, Tolstoj, Renoir, Marilyn Monroe e Liza Minnelli…una sedia celebrata persino dalla pittura.

È anche la storia di un ebanista, Michael Thonet riuscito nell’improbo proposito di curvare e modellare il legno inumidendolo con il vapore a 104° per sei ore, ed asciugandolo con il forno a legna per due giorni sostituendo così la tecnica più tradizionale che prevedeva l’accostamento e levigatura di vari pezzi di legno. Dopo 18 anni dal brevetto, nel 1859, nasce la Thonet n 14 realizzata con soli sei elementi da tenere insieme con dieci viti. Per la prima volta la spalliera era un pezzo unico con le gambe posteriori, un’unica elegantissima curva ben tornita.

4 TULIP CHAIR / Eero Saarinen / 1955

Saarinen aveva promesso di affrontare il “brutto, confuso, inquieto mondo” che notava sotto sedie e tavoli, rappresentato dalle loro gambe. Perciò ha condotto una lunga indagine di progettazione di cinque anni che lo ha portato alla rivoluzionaria collezione Pedestal di cui fa parte la sedia Tulip.

La sedia è caratterizzata dalla celebre forma a calice con un unico stelo centrale per basamento e rappresenta la prima espressione di design organico per arredare gli interni. La sedia è costituita da un piedistallo circolare in alluminio pressofuso e dalla scocca in fibra di vetro.

5 PLASTIC CHAIR / Charles e Ray Eames 1950

È stata la prima sedia in plastica prodotta in serie. Il caratteristico sedile di forma organica, prima in plastica rinforzata con fibra di vetro e ora in polipropilene, è stato nel tempo combinato con più tipologie di basi differenti (finanche nella versione a dondolo con una base a quattro zampe di esile metallo poggiate su due bilancieri di legno) e prodotto da Vitra in milioni di esemplari.

6 POLTRONCINA LC1 / Le Corbusier / 1928

La sedia LC1, ispirata dalle sedie degli ufficiali britannici, ha una forma cubica rigorosa realizzata con una struttura tubolare in acciaio cromato lucido o verniciato nero opaco. Il sedile e lo schienale invece sono in pelle con pelo o cuoio nella doppia variante rossa o nera. Il primo modello è stato esposto al Salon d’automne nel 1929.

7 SEDIA WASSILY KNOLL / Marcel Breuer / 1925

Conosciuta anche come sedia Modello B3, fu disegnata per il pittore costruttivista Wassily Kandinsky da Marcel Breuer quando era direttore del laboratorio del legno presso il Bauhaus di Dessau.

Questa sedia fu rivoluzionaria nell’uso dei materiali (tela e tubi di acciaio nichelato piegato) e nei metodi di produzione. Si dice che la bicicletta Adler abbia ispirato Breuer a usare tubi d’acciaio per costruire la sedia. Scelta più che mai felice anche per la facile reperibilità dell’acciaio stesso. Premi: The Museum of Modern Art, New York, USA, 1968; Riconosciuto come “Pezzo artistico”, Germania, 1982.