La fede nuziale è un piccolo concentrato di storia, valori e bellezza.

La sua storia e la sua forma sferica perfetta, rimandano ai concetti di fedeltà e lealtà fra due persone che si scelgono, per sempre.

Un’antica credenza risalente agli egizi narra che dal dito anulare sinistro parta una piccola arteria che porta dritto al cuore.

Per questo la fede viene messa proprio lì.

La forma del cerchio rimanda invece, ai riti pagani che prevedevano che, intorno agli sposi, fosse tracciato un cerchio sulla terra come segno di buon augurio.

Solo in epoca romana il cerchio si trasforma nell’anello di fidanzamento che prima gli uomini, poi le donne dovevano portare al dito come vincolo alla promessa di nozze

Nel medioevo invece la futura sposa doveva intrecciare un suo capello ed uno dello sposo, all’anello, portandolo per nove giorni sul cuore, per poi scambiarlo con il marito nel giorno delle nozze. Questa ritualità si trasformerà, con gli anni, nel tradizionale scambio delle fedi nuziali.

Passando invece all’aspetto dell’anellom è importante non limitarsi solo alla valutazione estetica.

La prima caratteristica deve essere la comodità, considerato che andrebbe indossata sempre, per tutta la vita.

Per la stessa ragione sarebbe preferibile puntare alla semplicità di forme che non stancano mai. Questo non significa affatto che dovete rinunciare a un anello speciale, anzi.

Nella scelta del materiale invece non ci sono dubbi: oro, l’unico metallo nobile dotato di tutte le qualità indispensabili per creare un gioiello artigianale perfetto. La duttilità e malleabilità permettono all’orafo artigiano di esprimere al massimo la propria creatività. L’oro è anallergico e inossidabile, si pulisce molto facilmente dagli ossidi generati dalla lavorazione e dalle alte temperature. Non esistono altri materiali che uniscano tutte queste qualità. Anche quando l’orafo usa l’oro in lega, per ottimizzarne la resistenza meccanica ai graffi e alle deformazioni che possono essere provocati dell’uso quotidiano.

È anche e soprattutto simbolo di eternità.

Passando alla forma e comunque sempre salvaguardando la comodità, va detto che l’anello circolare può cambiare notevolmente aspetto in base alla sezione, che può essere rotonda, semicircolare, quadrata, ellittica (fede comoda), rettangolare o addirittura triangolare.

Si passa dalla fede classica con sezione semicircolare e a seconda dell’altezza prende il nome di fede mantovana, più grossa o francesina se più sottile. La cosiddetta fede comoda ha la sezione ellittica, dunque non presenta spigoli e profili che possono segnare la pelle. La sarda ha la sezione piatta e di solito è finemente decorata. Quella ondulata invece può essere formata da un filo d’oro che gira più volte intorno al dito aggrovigliandosi o da più anellini sottili, ondulati o piatti, magari di colori diversi. Le fedi incise recano invece disegni realizzati a mano, fiamme fiori o decori geometrici. Naturalmente è diversa l’incisione interna che di solito riporta il nome dell’amato o una data o un messaggio simbolico. Le fedi con diamanti, impreziosiscono l’anello dandogli anche una maggior luminosità. Una scelta particolare è quella di incastonare la pietra all’interno della fede, una sorta di piccolo tesoro da custodire segretamente.

La superficie della fede può essere satinata, incisa a mano, lucidata a specchio o martellata in diversi modi.

Le soluzioni sono tante, è importante affidarsi ad un maestro orafo, che sappia coniugare arte, artigianalità e capacità d’ascolto.

Infatti si comincia proprio dal dialogo e dalla comprensione delle persone destinate ad indossare le fedi. Pensieri e sentimenti della coppia si traducono in un’idea, disegnata con carta e matita. Pian piano lo schizzo su carta diventa un bozzetto realizzato in cartoncino o argento se necessario per valutarne la tridimensionalità. E solo quando l’idea rispecchia davvero l’armonia e l’equilibrio delle scelte della coppia che il bozzetto diventa un gioiello unico e irripetibile.

Noi siamo stati molto colpiti dalle creazioni di Eva Franceschini, una maestra orafa laureata all’Università Ca’ Foscari con una tesi sui gioielli bronzei dei Veneti antichi, allieva di Lucia Davanzo dalla quale ha appreso le tecniche della scuola orafa padovana.

Eva non produce in serie, ma realizza “soltanto” pezzi unici e inimitabili per unioni altrettanto speciali.

Anelli destinati a durare in eterno.

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