L’amore non è fiore che appassisce col tempo / Non è melodia che si dissolve nel vento / È un faro in tempesta, una luce eterna / Che brilla nel buio, non conosce tenebra / Come stella in cielo, guida chi è smarrito / Nel mare della vita, è il porto più gradito.

Questi versi di ispirazione shakespeariana mi sono venuti in mente osservando le immagini del matrimonio di Leo e Cristina a Castello Monaci: un matrimonio che profuma di certezze assolute e amore per tutto ciò che è senza tempo, un matrimonio ispirato alla storia rivisitata in chiave di contemporaneità ed interpretato dal flower designer Michele Zaurino insieme alla wedding planner Giulia

Molinari. La giornata è iniziata con una luce dorata che baciava il castello, rispecchiando la tonalità impressa con cura sulla stationery che annunciava l’inizio di una nuova avventura: un invito elegante, con caratteri stampati in oro rosa, anticipazione di una celebrazione all’insegna della storia e della bellezza.

Il castello, con la sua storia centenaria, era il ideale per questa coppia che ama la nobiltà del passato. I dettagli ispirati all’araldica erano evidenti ovunque, cominciando dalle iniziali dei nomi degli sposi intrecciati nel monogramma dorato. Stessa ispirazione per il tableau de mariage, un vero capolavoro, ispirato ai luoghi storici come Buckingham Palace, l’Eliseo e il Quirinale. La mise en place era un tripudio di raffinatezza. Candele, cristalli e specchi riflettevano la luce in modo magico, creando un’atmosfera di trasparenza e leggerezza.

Trasparenza e leggerezza sono state le parole chiave di questa giornata, incarnate soprattutto dagli allestimenti floreali: composizioni eleganti e romantiche create con la consueta maestria dal flower designer Michele Zaurino. Le ortensie, le dalie, le rose cappuccino e le rose playa erano una sinfonia di colori e profumi che permeavano l’aria, avvolgendo gli sposi e i loro ospiti in un abbraccio floreale. Un abbraccio condiviso con il maestro Michele Zaurino che con la sua visione ha trasformato il castello in un giardino incantato in cui bellezza regna sovrana.

antoniomarzano

 

wp Giulia Molinari

ph Vincenzo Massaro