angelozzi couture

La moda attinge spesso a concetti profondamente radicati nelle nostre culture, di base non inventa nulla, ogni stagione scopre una nuova madalein, che, con il gioco della memoria involontaria ci avvinca.

Per il mondo Sposa il discorso spesso si applica al fiabesco e al fantastico, perché quell’unico giorno si distacchi dagli altri della nostra vita come in un incantesimo. Le proposte per l’inverno della moda sposa 2014-2015 sembrano venir fuori dalla più lunga fiaba di Andersen, ambientazioni nordiche e glaciali propongono come protagonista delle passerelle la “Regina delle nevi”. Storia in episodi di un amore travagliato, con protagonista un’eroina che supera ogni sfida per liberare il proprio amato. Il sottotitolo di questa lunga opera è “una fiaba in sette storie”, percorriamola insieme attraverso le passerelle.

Prima storia che tratta dello specchio e delle schegge.

Abiti ricoperti di schegge di cristalli, esplosioni di swarowsky è la sposa-gioiello di Elie Saab.

Seconda storia, l’amicizia infantile fra un bambino e una bambina.

Abiti corti dall’aria molto candida e naif, proposti da sempre più numerose griffe: Giambattista Valli, Marchesa e J. Crew. Ancora linee asciutte, ma d’ispirazione tardoantica per la sfilata Haute Couture Valentino.

Terza storia, il giardino fiorito della donna che sapeva compiere magie. Su questo tema le proposte più innovative riguardano i fiori in 3D, in bianco per Aimèe e color lavanda per Angelozzi Couture.

Quarta storia, il principe e la principessa.

Mantelle e cappe arricchiscono l’abito sostituendo la regalità del velo nelle sfilate di Alberta Ferretti Forever 2015, Saint Patrick e Pronovias.

Quinta storia, la figlia del brigante, la gitana.

Aggressiva e sicura di sé sfila in pelle nera e tulle bianco la sposa di Donatella Versace. Armani, rompe i canoni del bianco con una vasta scelta di abiti nuziali rossi in tema gipsy-chic.

Sesta storia, La donna di Lapponia e la donna di Finlandia.

Decorazioni tipicamente nordiche emergono sui vestiti con ricami natural-bucolici, sfilano Chanel e Valentino.

Ultimo capitolo del libro è Il castello della regina delle nevi. Andersen chiude questa fiaba itinerante con un innamorato da liberare. Vive segregato nel costante tentativo di comporre con pezzi di ghiaccio la parola Eternità. Quando la sua innamorata riesce a raggiungerlo le lacrime dei due amanti sgretolano il ghiaccio fino a formare spontaneamente la magica parola. L’incantesimo si rompe e i due sono liberi di amarsi.

Maria Lucia Dicorato