Per celebrare l’inizio della stagione sposa 2024, Giulia Biffis, la couturier di The Wedding Lab and more, ha invitato, per un aperitivo nel suo atelier di Porta Romana, le principali figure del mondo wedding italiano, tra stampa e operatori.

E a Milano, città seconda solo a Bari per numero di pugliesi residenti, non potevamo mancare noi di Domanimisposo.

L’evento è stato diversissimo dalla classica sfilata di modelle in abito da sposa. Mentre gli ospiti si intrattenevano negli ampi spazi dello showroom e della corte urbana, alcune modelle sfilavano solitarie in giardino o comparivano dietro la vetrata del soppalco principale.

Giulia infatti ha scelto una selezione di abiti presentati non in maniera continuativa, ma attraverso singole uscite, nei diversi angoli del suo spazio creativo. Così ogni abito ha avuto dedicata una storia a sé, come la storia di ogni donna è sempre e semplicemente unica.

Musiche diverse e proiezioni video introducevano l’apparire delle singole modelle, creando emozioni e mood differenti per ogni abito proposto, evidenziando i differenti elementi di ispirazione che generano la creazione di modelli sempre diversissimi tra loro, ma accomunati da estrema eleganza, ricercatezza dei tessuti esclusivamente naturali e da un attentissimo studio delle linee e dei dettagli, creati a mano da sapienti mani artigiane.

“Qualunque sia il materiale che scelgo per creare i miei abiti, che siano preziosi tessuti o materiali insoliti come la plastica riciclabile, la filosofia sottesa è sempre la stessa: sostenere una moda sostenibile! Ognuno dei miei vestiti riflette il patrimonio manifatturiero del nostro paese, tra artigiani e fornitori a cui viene lasciato il tempo necessario per far incontrare presente e tradizione, perché il tempo, più si allunga, più impreziosisce l’abito a cui è stato dedicato”, ha spiegato Giulia. “I miei disegni sono assolutamente unici”, ha poi aggiunto, “Creo abiti che sono come ritratti da cui poter cogliere tutta la storia della donna che li va ad indossare, e la loro preziosità nasce proprio dal tempo che dedico a scoprire il senso che le mie spose hanno di loro stesse e a tradurlo in disegni di moda. Voglio che chi mi sceglie possa godere dell’emozione di diventare l’ingrediente essenziale del processo creativo del suo abito”.

Ad aggiungere bellezza e sapore all’evento i raffinati bouquet e le fresche composizioni floreali della flower designer Alessia Serdino e la degustazione dei ricercati oli de Le donne del Notaio allestita da Beatrice Paola De Ferri.

Vitantonio Marzano