Ammettiamolo, i concetti di ecologia e di eco-sostenibilità applicati al mondo della moda durano più o meno come un gatto in tangenziale: pochissimo.
Il discorso, tuttavia, cambia quando si tratta di lavoro artigianale, creatività locale e tradizione sartoriale, in pratica design e creazione a “KM0”. In questo stilosissimo tacco di Italia in cui viviamo esiste una cultura intorno all’abito nuziale che il mondo ci invidia: ormai non sono rari i casi di Russi e Mediorientali che vengono in Puglia per poter vantare un abito Made in Italy.
Non pensate a bottegucce di quartiere che si arrangiano, sono eleganti show room, cattedrali della moda che godono della massima attenzione ad eventi cardine come la Milano Fashion Week o al Si Sposa Italia. Abbiamo sbirciato per voi i modelli e i trend più innovativi proposti dai nostri stilisti quest’anno. Saranno state le ciliegie, o i bellissimi mandorli di Putignano, ma le maisons del territorio hanno in comune ispirazioni floreali e romantiche: Valentini e Sbiroli hanno proposto abiti con delicate infiorescenze.
Nel bianco puro degli chiffon e dell’organza fanno capolino corolle di fiori sugli abiti Valentini, decorati da avvolgenti taffetà viola, rosa, rossi oppure verdi che si ricongiungono in mazzolini di orchidee adornanti anche i veli nuziali; particolarmente di memoria è un corsetto che riproduce un seducente intreccio di fiori di ciliegio. Sbiroli interpreta il floreale in un’altra accezione, i suoi abiti più sorprendenti assumo no toni che sfumano verso il basso, bustini, scolli all’americana che sul satin e sulla seta dichiarano un biancore che diviene rosa acceso verso l’orlo della gonna, una soluzione di dichiarata contemporaneità.
Chi ama il minimal non può non innamorarsi della collezione Bellantuono, che, per il 2014, propone linee rigorose in abiti bianchi purissimi dal taglio a sirena, in pizzo proposto anche corto e un tripudio di macro-ruches proposte anche esse su uno sbarazzino abito corto, anche Bellantuono propone il colore: un romantico blu che sa di notti orientali.
Sempre la maison Bellantuono propone la collezione Blumarine in cui la sposa è una sintesi di bellezza rinascimentale, le ruches in questo caso sono piccolissime e impalpabili avvolgendo il corpo in una nuvola di grazia, costruzione e casualità si intersecano risolvendosi in bellezze botticelliane, per una sposa dall’allure fresca e naturale. Ben affondate nel territorio sono le ispirazioni delle collezioni di Luisa Sposa, due linee ben distinte fatte di pizzi elaborati e intarsi che potrebbero far arrossire anche le nostre bianche chiese barocche: le proposte si fanno audaci sugli abiti che scoprono la schiena, velata o totalmente nuda e impreziosita da arricciature che partono dal coccige.
La maison alterna look bucolici di corpetti a roselline rosa o verdi, a look principeschi e sofisticati, degno di nota è l’abito alla Kate Middleton in pizzo, con una dolce scollatura, ma rivisitato nella forma a sirena e dotato di una sottile cintura con un piccolo nodo marinaro, sicuramente di buon auspicio per due anime innamorate.
Molto glam è stata la sfilata della stilista pugliese Rosanna Perrone di Esseddì Sposa, a Milano, presso il Palazzo Giureconsulti, affacciato sulla suggestiva piazza Duomo. Filo conduttore, anzi, nastro conduttore è stato il dettaglio di viola, rappresentato da una elegante fusciacca che decora il bianco candito dei suoi corpetti sovrapposti a strati di tulle asimmetrici, molto innovative sono anche le fantasie floreali in abiti soffici per spose giovani e sognanti.
E’ un onore vedere i nostri maestri sfilare nel mondo portando la bellezza del nostro territorio nelle loro opere, ma siamo certi, che ancor più onorati saranno loro di vestire le nostre bellezze locali.

Maria Lucia Dicorato