I bambini paffuti che fanno colazione con un intruglio dal sapore di pesce, utilizzando le bacchette con abilità estrema.

I cerbiatti che cercano di rubare qualunque cosa dalle tasche dei turisti nel parco di Nara.

Le ragazzine sui treni che fanno uno spuntino stando attentissime a non fare briciole!

La pulizia dei bagni pubblici. La pulizia delle strade. La pulizia dei treni. La pulizia delle stazioni metro. La pulizia insomma.

La cortesia dei Giapponesi che, se vi vedono smarriti, si fermano per dare indicazioni e fanno un pezzo di strada con voi per assicurarsi che abbiate capito davvero!

La spiritualità nascosta dietro ai grattacieli.

A Kyoto soprattutto si respira un’aria di altri tempi, una dimensione sospesa tra passato e futuro. E non ci si stanca mai di scovare, tra le vie, un salice piangente che apre le porte ad un piccolo tempio buddhista.

Ritrovarsi a mezzanotte a passeggiare per le vie di Tokyo che sembra mezzogiorno!

Tenersi stretti l’uno all’altra per non rischiare di perdersi attraversando il grande incrocio di Shibuya. Restare storditi dalle insegne luminose, dai manga sui maxischermi, da Hello Kitty in ogni dove.

E poi il cibo! Così buono e così sano! Una combinazione che sembra possibile solo qui. E il piacere di gustarlo a lume di candela seduti in terra senza scarpe, nei ristorantini con le piccole porte, le tendine con i gli ideogrammi e la cucina a vista.

Le romantiche passeggiate sotto i ciliegi, il ponte di legno sul fiume, avventurarsi nella magica foresta di Bambù il suono dei talismani che si muovono al vento…

Il Giappone ci è rimasto dentro.

Pamela Tabacco

www.tabaccoviaggi.it